Cima da Conegliano (Giovanni Battista Cima, Conegliano, 1459-'60 – 1517-'18)



Battesimo di Cristo (1492-1494)
Olio su tavola, 350x210 cm
Chiesa di San Giovanni in Bragora, Venezia

L'opera venne commissionata a Cima dell'allora parroco Cristoforo Rizzo che scelse un tema del tutto inconsueto per decorare l'altar maggiore. Parzialmente danneggiato da un pessimo restauro settecentesco, appare oggi in buona parte del suo splendore grazie a successivi interventi conservativi. Cima mette qui in scena uno dei più bei paesaggi della pittura veneta in cui lo sguardo viene guidato in profondità dalle anse del fiume Giordano. Francesco Sansovino nel 1581 lo cita con entusiasmo scrivendo del "bellissimo sito della sua patria". Sul colle di sinistra troneggia su uno sperone roccioso una suggestiva fortificazione, mentre l'andamento montuoso che sale progressivamente verso l'orizzonte sembra ispirarsi a quello pedemontano della marca trevigiana. L'aria limpida e tersa che avvolge questo scenario contribuisce a trasmettere un senso di quiete idilliaca. Sul primo piano la luce proveniente da destra fa risaltare l'armoniosa classicità del corpo di Cristo lasciando in ombra la figura riverente e quasi esitante del Battista, il cui volto e la mano con la scodella si stagliano sul chiaro albeggiare. Sulla sinistra gli angeli dalle tuniche colorate assistono al battesimo con due di loro che reggono le vesti di Cristo, il cui sguardo, assieme a quello del più defilato degli angeli, ci osserva. Da segnalare anche la bella cornice marmorea realizzata contestualmente alla pala che si deve allo scultore Sebastiano da Milano.



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